L'uomo saggio che sente parlare della Via la segue diligentemente. L'uomo medio che sente parlare della Via a volta la segue, a volte no. L'uomo sciocco che sente parlare della Via ci ride sopra. Se così non fosse, la Via non sarebbe tale.
Lao Tsu
Medico chirurgo, di medicina generale e agopuntore, Angelo Cospito è un appassionato studioso della Filosofia e della medicina Olistica da oltre 25 anni. Tiene Seminari di filosofia e di medicina tradizionale cinese, corsi di dietetica cinese, fitoterapia, moxibustione e ginnastiche respiratorie. È Coordinatore regionale dell’Unità Operativa di Sanità Penitenziaria (U.O.S.P.) per la sanità penitenziaria. Coordinatore, moderatore Relatore, Docente e Organizzatore di attività formative per EUPOLIS regione Lombardia, per Aziende Ospedaliere e Università (Cattolica di Roma, di Milano, università degli studi di Brescia) in tema di Sanità Penitenziaria. È autore di testi di saggistica, narrativa e di filosofia orientale.
Le emozioni lavano via ogni sasso, anche i più piccoli, e spazzano ogni diga, ogni muro. Certo a volte ti feriscono, ti fanno soffrire ed è facile tornare indietro. Quando il cuore ha battuto ogni sentiero dell'Anima, quando ogni gioco ha svelato i suoi trucchi e non ci sono più né lacrime da versare né illusioni da servire, solo allora sboccia il fiore della nuova identità. Impersonale e stabile, radicata nelle leggi del Cosmo e nella Verità.
Mi ricordo della prima volta che l’ho incontrata, ero appena adolescente. Mi dissero: “Questa è tua madre”. Mi guardò negli occhi e non parlò; dopo un’ora di silenzio le chiesi: “Perché non parli?” Le scese una lacrima e con la mano mi accarezzò il viso. Non capivo. “Sei arrabbiata con me? Vuoi che me ne vada? Cosa ti ho fatto?” L’abbracciai, come se una forza dentro mi spingesse tra sue braccia. Non la chiamai mamma ma Olivia, forse per distinguerla dalle altre mamme che parlavano. Perché a Olivia, perché proprio a mia madre? Mi chiedevo.
“Questa storia è iniziata anni fa, forse con una borsa rossa, forse con una di iuta, o forse non c’era neanche una borsa perché non c’erano i soldi per comprarla”. Ma la storia è iniziata sicuramente, un protagonista che non sapeva ancora che sarebbe diventato tale, anzi non sapeva neanche di poter vivere, giacché non poteva avere senso una vita come quella che era stata disposta per lui da chissà quale disegno del destino. Già, quel famoso destino che ad alcuni dà e ad altri toglie, anche se nella realtà dà e toglie a tutti noi. A lui aveva, almeno in apparenza negato tutto: una casa, una famiglia stabile e gli affetti. In serbo per lui c’erano l’abbandono, la violenza e tanta miseria, la solitudine, la paura e il silenzio. Tanto silenzio!
Il libro vuole essere un primo tentativo di fornire all'uomo occidentale, immerso nella varietà dei suoi stress quotidiani, la possibilità di riflettere in modo nuovo su se stesso e sulle patologie fisiche ed emozionali che ormai sono presenti in ognuno di noi.
Ogni essere umano è il risultato del suo passato, del modo in cui vive il presente e di cosa si aspetta dal suo futuro. Purtroppo, totalmente immersi ed assorbiti dalla nostra vita, spesso ci dimentichiamo i saggi insegnamenti di chi ha vissuto prima di noi e non ci rendiamo conto che se non abbiamo cura di noi stessi attraverso l'alimentazione, la respirazione, sane abitudini fisiche e mentali, una corretta sessualità , non ci potrà mai essere il futuro a cui tanto aspiriamo.